Spazio libero
La lettura della Costituzione come occasione di spunti e riflessioni sullo sfruttamento lavorativo e sicurezza sul lavoro
I progetti SAI di Vizzini (ordinari e Msna), Caltagirone, Mirabella Imbaccari, Raddusa Msna e Tusa hanno organizzato una iniziativa denominata “Spazio Libero” che si svolge su una piattaforma telematica accessibile anche con i Pc o gli smartphone a disposizione dei singoli ospiti e si articola in due giornate di formazione, di riflessione e di crescita civica che coinvolgeranno gli ospiti dei Siproimi gestiti dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s., anche insieme alla Cooperativa “Il Geranio”, entrambi di Caltagirone. Di volta in volta parteciperà un ospite, con cui si animeranno gli argomenti affrontati e le riflessioni a confronto.
L’avvocato Maria Giovanna Bertolami spiega meglio tale iniziativa: “L’esperienza maturata nel campo dell’accoglienza dei migranti mi ha dato modo di sperimentare il grande interesse dimostrato dagli ospiti innanzi alla lettura della nostra Carta Costituzionale. Una lettura semplice delle norme fondamentali, accompagnata dalla spiegazione dei principi posti a loro fondamento è sempre occasione di spunti e riflessione. Una riflessione che inizia con la Storia dell’Italia, fino a diventare ‘spazio libero’ per raccontarsi. La costruzione di uno ‘spazio libero’, sarà l'occasione perfetta per parlare anche di sfruttamento lavorativo, sicurezza sul lavoro, diritti e doveri in un mondo tanto sconosciuto quanto insidioso per i nostri ospiti. Il progetto –conclude la Bertolami- prevede due incontri organizzati in modalità on line. La lettura della Costituzione sarà affidata di volta in volta ai partecipanti che alleneranno, in tal modo, la loro conoscenza della lingua italiana. E alla fine di ogni lezione, ciascun partecipante invierà a mezzo mail o a mezzo whatsapp un pensiero, una riflessione, una poesia o un disegno, come segno della sua partecipazione. Gli elaborati verranno tutti raccolti e ciò che sembrava essere un tempo infinito, triste, vuoto potrà diventare, anche se solo per qualche ora, un momento di incontro, un luogo attivo, un segno che resta”.