Cooperative sociali, in arrivo agevolazioni per chi ha assunto nel 2018 rifugiati
Il decreto, in attesa della firma congiunta del Ministero dell’Interno, da attuazione ad una norma della legge di bilancio del 2018
Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha firmato nei giorni scorsi il Decreto interministeriale che stabilisce i criteri di assegnazione di un contributo (riduzioni o sgravi contributivi) in favore delle cooperative sociali che abbiano assunto nel 2018 persone titolari di protezione internazionale.
Il decreto da attuazione ad una misura prevista dalla legge di bilancio per il 2018 (legge n.205/2017) che riconosceva al comma 109 un incentivo alle cooperative sociali per le assunzioni a tempo indeterminato, effettuate nel corso del 2018, di persone a cui fosse stata riconosciuta protezione internazionale. La norma non aveva fino ad ora trovato attuazione per la mancata adozione del decreto interministeriale che avrebbe dovuto definire i criteri di assegnazione e ripartizione delle risorse.
In base al decreto appena firmato, l'agevolazione è riconosciuta sotto forma di esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico delle cooperative sociali dovuti per le assunzioni, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL, nel limite massimo di importo pari a 350 euro su base mensile.
Il contributo si applica per ciascuno degli anni dal 2018 al 2020, per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato decorrente dal primo gennaio 2018 e con riferimento ai contratti stipulati non oltre il 31 dicembre 2018, per le persone cui sia stato riconosciuto lo status di protezione internazionale a partire dal 10 gennaio 2016.
Il beneficio sarà riconosciuto in base all'ordine cronologico di invio della domanda all'INPS da parte delle cooperative sociali e comunque fino all'esaurimento delle risorse disponibili: il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha già messo a disposizione dell'Istituto 500mila euro. Non verranno riconosciute ulteriori agevolazioni, salvo eventuale integrazione delle risorse, da parte del Ministero, entro il limite massimo complessivo previsto per il triennio 2018-2020, pari a 1,5 milioni di euro, ai sensi dell'art. 1, comma 109, della legge 205 del 27 dicembre 2017.
Il Decreto interministeriale è stato trasmesso al Ministero dell'Interno per la firma di concerto.
articolo pubblicato sul portale "Integrazione Migranti" in data 23 agosto 2022